Il nome della malattia, “wild fire, angular leaf spot”, deriva dall'aspetto bruciato delle piante di tabacco infettate da Pseudomonas syringae pv. Tabaci. I primi sintomi sono piccole aree circolari verde pallido (circa 0,5 cm di diametro) che diventano marroni al centro a causa della necrosi dei tessuti. Il processo necrotico avanza rapidamente e l'alone clorotico si estende; in pochi giorni le piccole aree iniziali si ingrandiscono fino a 3 cm di diametro. Se i focolai iniziali entrano in contatto tra loro si uniscono e i tessuti danneggiati si espandono in modo irregolare. Le foglie fortemente infettate crescono male e diventano distorte. Talvolta, le aree necrotiche hanno una forma spigolosa, sono quasi nere e l'alone clorotico è assente. I tessuti necrotici possono staccarsi e, di conseguenza, la deformazione delle foglie risulta come conseguenza della crescita irregolare delle aree sane e infette. In caso di epidemie, si verifica una caduta diffusa dei tessuti necrotici. L'estensione delle zone danneggiate dipende dallo stadio della patologia, che è anche regolato dalle condizioni meteorologiche e dalla suscettibilità dell'ospite.
NEXT Genomics effettua il campionamento in loco delle piante da analizzare e l’analisi molecolare dei campioni recuperati.
È stato individuato il focolaio di infezione dell’agente patogeno batterico Pseudomonas syringae pv. Tabaci e individuate le misure per debellare l’epidemia e prevenire ulteriori infezioni.